Brianna Carafa (Roma, 1924-1978) discende da una nobile famiglia napoletana. Di madre polacca, cresce in un ambiente raffinato aperto ai più importanti influssi culturali europei e popolato da figure femminili forti ed emancipate. A Roma studia architettura e psicologia, divenendo infine psicanalista.
Entrata a far parte del gruppo di poeti e intellettuali che si riuniscono intorno alla figura di Angelo Maria Ripellino, nel 1957 pubblica il volume Poesie (Carucci) e negli anni pubblica diversi racconti sulle riviste “Botteghe Oscure” e “Paragone Letteratura”, da Cliquot raccolti nel volume Gli angeli personali (2021). Con la casa editrice Einaudi pubblica i suoi unici due romanzi: La vita involontaria, finalista al Premio Strega nel 1975 (Cliquot, 2020), e Il ponte nel deserto, uscito nel 1978 poco dopo la sua prematura morte.